Cappella di Santo Spirito



Cappella di Santo Spirito di Pialpetta

Santo Spirito


La chiesa è situata nel nucleo più antico della frazione Pialpetta, sopraelevato rispetto alla strada provinciale. È raggiungibile a piedi percorrendo una delle stradine (ora sede del sentiero GTA) che attraversa il centro storico.

La pianta, di forma irregolare, misura circa 3,15 x 3,25 m. ed è coperta da una volta a botte completamente affrescata, così come lo sono internamente le pareti di facciata e di fondo.
Le murature non presentano aperture salvo che in facciata, dove si trovano due finestre rettangolari, ed un’altra semicircolare sopra l’ingresso. Immediatamente a contatto con il muro di facciata è presente un arco trasversale impostato su due paraste laterali . A circa due terzi della monta di tale arco è inserito un tirante in legno. L’altare, in muratura, presenta anch’esso un affresco che lo decora. La pavimentazione è in lastre rettangolari di pietra locale. Le murature verticali, in pietra locale, sono esternamente intonacate ed in facciata, poco al di sotto della trave di colmo, è visibile la scritta "Renovata 1893".
Sulla mezzaria del muro di facciata è impostato un piccolo campanile che presenta un’unica apertura con arco a tutto sesto in corrispondenza della campana.

Un primo accenno si trova nei registri notarili l’8 luglio del 1686: Gio. Antonio Francone nel suo testamento ordina che "gli eredi dovranno spedir 6 cantieri per la fabbrica della Capella di S. Spirito caso la medesima si redifichi e possi in quella celebrare". Era quindi in cattive condizioni, e si presume pertanto che sia alquanto più antica.
Nell’anno 1693 nel testamento di Maddalena fu Oddone Berardo vi è un altro lascito alla Cappella.
In data 8 gennaio 1700 nel Testamento di Gio. Batta fu Matteo e Paola fu Giov. Martore Giugali Berardo di Pialpetta, tra le altre cose lasciano alle "capelle di S. Lorenzo e Spirito Santo et alla Capella della Visit.e della beat.ma Vergine nella mutanda de Rivotti per Giov. Batt. Lire 2 per caduna e per la Paola lire 1 per caduna".
Nella relazione parrocchiale del 1750 la cappella viene nominata come appartenente alla Parrocchia di Groscavallo. Nella relazione di v.p. del 1752 viene descritta come tutta in muratura, intonacata e provvista di volta. In seguito una annotazione riguardo alla facciata la descrive come priva di intonaco, informando che ha bisogno di riparazioni, così come il pavimento. È descritta poi un’immagine su tela collocata sopra l’altare e rappresentante lo Spirito Santo e gli Apostoli, che è stata da poco restaurata.
Nella relazione di v.p. del 1769 viene ordinato di tagliare gli arbusti che stanno invadendo le murature e riparare l’intonaco delle pareti interne ed esterne. Nella relazione di v.p. del 1784 viene descritto l’ambiente interno come completamente imbiancato; la pietra dell’altare è fratturata e viene ordinato di sostituirla; si sottolinea come questa cappella non abbia nessun reddito, ma viva delle elemosine dei particolari che devono provvedere al suo mantenimento.
Nella mappa catastale Rabbini del 1850 la cappella risulta di proprietà di Berardo Giuseppe fu Domenico e Berardo Matteo e Maurizio fu Antonio comproprietari.
Nella relazione parrocchiale del 1868 si precisa che nella cappella "non si celebra più funzione [essendo] stata sospesa nella visita del 1781"
Del 1893 è l’iscrizione "Renovata" visibile sulla facciata.
Restaurata nel 1999 e ridipinta ad opera e spese di volenterosi locali. Il restauro ha comportato il completo rifacimento del tetto, il ripristino delle coloriture e delle pitture interne, almeno per quanto è stato possibile riconoscere dalle preesistenti scarse tracce. Chi vi ha lavorato riferisce che fu notato un evidente distacco tra il muro di facciata e l’arco immediatamente adiacente; inoltre, sulla parete dell’arco normalmente non visibile, perché a contatto con la facciata, si sono trovate tracce di intonaco e di colori tra il muro di facciata e l’arco immediatamente adiacente, cosicché si suppone fosse, in epoca precedente, aperta in facciata.
La volta e le pareti laterali sono completamente affrescate con motivi floreali su fondo blu cobalto. Sopra l’altare è posto un antico quadro che è stato anch’esso restaurato.
A fianco si trovano due grandi corone del Rosario i cui grani sono fatti con i frutti della castagna d'acqua. Ogni rosario è composto da 74 di questi frutti: 10 per ogni mistero, 4 per ogni meditazione (interposte tra i misteri), 3 per l'apertura prima della croce, e 5 per la croce stessa.


Santo Spirito
interno

Santo Spirito
altare


Santo Spirito
dipinto